Quest´opera ha contenuti che la tengono prevalentemente lontana dall´ideologia dominante dell´epoca e ne fanno un documento rilevante di quel sardismo o, meglio, di quell´idea della sardità, come cultura, che faceva e fa diversa la nostra terra dal contesto nazionale, cui pure appartiene.
Remo Branca
Remo Branca nasce a Sassari da famiglia benestante il 4 maggio del 1897.
Compie gli studi nella sua città fino alla laurea in giurisprudenza. Nonostante la formazione scientifica e giuridica in particolare, c´è in lui un amore sconfinato per l´arte e l´incisione in particolare.
Autodidatta in arte, esordisce nel 1918-19 come illustratore sul Giornalino della Domenica e sulla Rivista Sarda. In veste di xilografo partecipa, a partire dalla fine degli anni Venti, a diverse espositizioni nazionali e internazionali di incisione e assume un ruolo di teorico nei confronti del cosiddetto gruppo sardo degli xilografi.
Nel Liceo scientifico di Iglesias, da lui diretto, istituisce negli anni Trenta una scuola d´arte decorativa che contribuirà alla formazione di una serie di xilografi.
Nel secondo dopoguerra si dedica alla cinematografia didattica e fonda a Roma la rivista A passo ridotto.
Nel 1968 fonda la rivista Frontiera.
Muore a Roma il 26 luglio del 1988.