L’antologia, che ha una veste sontuosa, compendia trentasette melodie, selezionate per rappresentare tutta la Sardegna.
Si devono al pittore romano Virgilio Simonetti (1897-1982) la copertina e le illustrazioni per il volume che, nelle sue oltre 200 pagine, riporta testi e spartiti di motivi tradizionali sardi che ripercorrono il ciclo della vita, dalla nascita alla morte, il tutto accompagnato da dodici splendide xilografie che illustrano usi e costumi sardi legati al mondo della musica.
Giulio Fara
Mario Giulio Fara nasce a Cagliari il 4 dicembre del 1880 in un ambiente familiare nel quale sono presenti diversi direttori d’orchestra, compositori e strumentisti, che stimolano la sua formazione musicale, essenzialmente da autodidatta. Da giovane prende anche lezioni private di storia, geografia, matematica, latino e greco, e crescendo diventa un vorace lettore di letteratura, medicina, archeologia, paleontologia ed etnografia.
Nella sua Autobiografia ricorda che, pur non avendo mai ottenuto neanche la licenza elementare, preparava altri ragazzi per aiutarli a conseguire quella ginnasiale.
Docente di Solfeggio ed Armonia nella Scuola Municipale di Musica di Cagliari e poi professore di Canto corale nelle scuole magistrali cittadine, Fara nel 1923 viene assunto al Liceo Musicale “Rossini” di Pesaro come docente di Estetica nonché bibliotecario e segretario tecnico. Vivrà nel centro marchigiano quasi fino alla morte, il 9 ottobre del 1949.