La Vernaccia classica ha da sempre rappresentato nel panorama enologico internazionale il vino più importante dell’isola. Il simbolo enologico di una terra posta al centro del Mediterraneo, baciata dal sole e particolarmente vocata alla viticoltura. Possiede delle particolarità qualitative originali che lo differenziano dalla gran parte di tutti gli altri vini bianchi: è un vino da dessert secco, altamente alcolico, ottenuto senza aggiunta di alcol etilico; il suo affinamento avviene grazie alla mirabile azione e metabolismo di particolari lieviti che, affiorando in superficie a fine fermentazione, formano un velo (flor).
È un vino legato strettamente alla storia e alla cultura del territorio oristanese che lo ha generato.
Marilena Budroni
PhD in Biotecnologie microbiche e Professore Associata di Microbiologia agraria. Autrice e coautrice di 72 articoli su riviste Internazionali indicizzate. Ha inoltre contribuito alla stesura di 13 Capitoli di libro e a una Guida divulgativa. È responsabile della collezione microbica UNISS, Corrispondente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, Associata alla Chaire UNESCO Università di Borgogna. Fa parte della Delegazione italiana presso l’OIV a Parigi. È stata coordinatrice del Dottorato di ricerca in Biotecnologie microbiche e Visiting Professor all’Università di Cordoba. Fa parte del Direttivo della Società Scientifica di Microbiologia Alimentare Agraria e Ambientale (SIMTREA).
Giovanni Antonio Farris
Farris Giovanni Antonio, già Professore Ordinario di Microbiologia Agro-alimentare nell’Università di Sassari. Presso la stessa Università è stato Direttore dell’Istituto di Microbiologia e del Dipartimento di Scienze ambientali Agrarie e Biotecnologie Agro-alimentari; Presidente dei due corsi di Laurea in Tecnologie Alimentari e Viticoltura ed Enologia, Presidente nazionale della Società Italiana di Microbiologia Agro-alimentare e Ambientale, Ordinario dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, ha fatto parte della Delegazione italiana presso l’OIV (Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino) a Parigi. Ha ricoperto l’incarico di Presidente della Porto Conte Ricerche e del Parco Regionale di Porto Conte. In collaborazione ha curato la pubblicazione dei seguenti volumi a carattere alimentare: Microbiologia del Vino (Ed. Ambrosiana-Zanichelli, 1995), Microbiologia dei Prodotti Alimentari (Ed. Ambrosiana-Zanichelli, 2012), La Madre del Pane (Carlo Delfino editore, 2018), Vernaccia di Oristano. Identità di un territorio (Carlo Delfino editore, 2021), Pani tipici della tradizione algherese (Carlo Delfino editore, 2021). Attualmente è componente del Comitato Regionale dell’Associazione Enologi, Enotecnici - Assoenologi della Sardegna e Presidente dell’Accademia Sarda del Lievito Madre.
Davide Orro
Cresciuto in una famiglia di agricoltori, si lega fin da bambino alla terra e ai suoi prodotti. Diploma di Perito Agrario presso l’ITAS Pellegrini di Sassari, città in cui prosegue gli studi universitari alla Facoltà di Scienze Agrarie, dove svolge una tesi sui lieviti flor, responsabili dell’affinamento della Vernaccia di Oristano. Terminati gli studi, e dopo diverse esperienze lavorative, nel 2006 decide di diventare imprenditore agricolo, fondando una azienda agraria multifunzionale denominata “Famiglia Orro” con l’obiettivo principale di tutelare e valorizzare il vitigno e il vino Vernaccia, oltre ad altri prodotti tradizionali del territorio. Nel 2018 promuove la nascita dell’associazione culturale Ecomuseo Multimediale del Vernaccia di Oristano, di cui è presidente e socio fondatore, con lo scopo di creare uno strumento di promozione per la valorizzazione del territorio di produzione del Vernaccia di Oristano.