L´anima della memoria è un viaggio sull´onda dei ricordi dell´infanzia e delle storie sentite raccontare, alla ricerca delle radici della sua famiglia, e della propria vocazione di narratrice. Dotata di una memoria sorprendente, Rita Arba ha sempre amato raccontare e sentire raccontare delle storie, così negli ultimi anni, con lo scrupolo ostinato di uno storiografo, ha indagato, raccolto testimonianze, ricostruito i fatti legati a tre generazioni di personaggi. Non si è limitata ad una elencazione scarna di avvenimenti, ma ha voluto narrare con lo stile di un romanziere, trascurando alcuni fatti, e soffermandosi invece su quelle vicende e quei personaggi che meglio di altri catturano la sua idea di storia, l´anima della storia. Le loro vicende ci faranno conoscere una realtà, quella dell´Ogliastra, fatta di sofferenza, di miseria e di superstizione, dove gli unici cambiamenti sono regolati dal corso naturale della vita sociale, dove si nasce, ci si sposa e si muore, e dove ogni tentativo di modificare questo ordine si paga a caro prezzo.

Rita Arba

Nata nel 1942, da una famiglia di contadini a Girasole, un paesino di trecento anime, sulla costa centro orientale della Sardegna, Rita Arba sembra incarnare l´immagine delle donne d´Ogliastra, come quelle descritte da Grazia Deledda nei suoi romanzi, donne che di banale e di convenzionale hanno ben poco. Terza di sette figli, deve crescere in fretta per aiutare i genitori nei faticosi lavori della campagna e per accudire i suoi fratelli. Di scuola a quell´epoca neppure a parlarne, i suoi studi non vanno oltre la quinta elementare. Eppure a ripercorrere le vicende della sua vita, molte delle quali fanno parte di questo romanzo, si intuisce come questa donna, apparentemente fragile, sia invece dotata di una volontà e una tenacia fuori dall´ordinario, che le hanno permesso di proporsi e di raggiungere dei traguardi per molti inaccessibili, come appunto quello della scrittura.