La quercia – su cheru – è a guardia di questa civiltà montana. È un simbolo distintivo di Fonni e a Fonni è di casa.
Maestosa, non è soltanto un componente d’arredo dei nostri boschi impenetrabili. Non si limita a offrire l’ombra nelle giornate soleggiate o ad essere riparo in quelle di pioggia. La si può considerare un elemento essenziale nel ciclo dell’esistenza comunitaria. Le sue radici si ancorano alla terra, impoverendola, e dai rami che sfiorano il cielo i frutti secchi e il fogliame precipitano al suolo per sfamarla e ingrassarla.
Offre legna da ardere; travi per soffitti e tetti; ghiande per maiali e cinghiali; manufatti di falegnameria; ossigeno che facilita la respirazione e, perciò, la vita stessa.
È emblema di forza, esattamente come il drago nelle antiche culture orientali o il leone nelle antiche culture subsahariane.
Un’immagine felice per una raccolta degli alberi genealogici fonnesi. La sua capacità di sopravvivere nei secoli, la longevità che scavalca generazioni di donne e uomini, la rendono un testimone vivo del nostro passaggio.
Raffaele Biccone
Raffaele Biccone nato a Fonni il 3 agosto 1952, è un tecnico libero professionista. Si occupa di progettazione di costruzioni civili, industriali, turistiche, artigianali e stradali, di piani urbanistici e opere pubbliche sin dal 1974.
Le varie esperienze professionali sul campo, le esperienze di amministratore comunale e di dirigente di lungo corso nell’associazionismo fonnese gli hanno consentito di studiare profusamente e di approfondire vicende storiche e aspetti della vita comunitaria che riguardano il paese e la cittadinanza.
“Sas Arenthias de ’Onne” è la sua prima pubblicazione.