La pubblicazione in edizione anastatica del prezioso volume Sardinia Sacra seu de episcopis sardis historia, edito a Roma nel 1758 dal conventuale Felice Antonio Mattei, offre occasione agli studiosi per approfondire la conoscenza della storia della Chiesa sarda e di aspetti importanti della società isolana su un vasto arco di tempo.
L’opera, complessa per la vastità della materia trattata, costituisce un corpus di dati ricco e originale, frutto degli studi giovanili del Mattei che dimostra di conoscere quanto di meglio poteva offrire la storiografia del tempo, utilizzando bibliografia e fonti documentarie con criterio metodologico rigoroso. Per questo suo lavoro lo storico poté far tesoro degli studi di scrittori celebri che lo hanno preceduto tra i quali Baronio, Muratori, Mabillon, Martene e Durand, Wadding, Mittarelli, Costadoni.

Felice Antonio Mattei

Niccolaio Matteio nasce il 16 febbraio 1726 a Fossato di Pistoia località in provincia di Prato. Il 23 marzo 1743 entra tra i Padri Minori Conventuali a Santa Croce a Firenze. Nominato Archivista generale del suo Ordine, diviene in seguito Vicario Generale del Sant’Uffizio a Livorno e docente nella cattedra di Teologia all’Università di Pisa, ove insegna per trentatre anni. Muore il 14 marzo 1794, a 67 anni.
Tra le opere da lui pubblicate si ricordano Epistola historica de vita et scriptis F. Antonii Rhaudensis S. T. D. (Romae 1760); De Antonio Massano minorita conventuali viro praestantissimo epistola (Pisa 1760); Adnotationes in vitam Nicolai Papae IV a Hieronimo Rubeo composita (Pisa 1761); Vita di fra Elia da Cortona ministro generale dell’Ordine dei Minori scritta da un anonimo cortonese (1766); Ecclesiae Pisanae historia (Pisa 1768-1772).