Lo studio della tomba di giganti di Bidistili rimane esemplare sia per il metodo sia per l´analisi dei manufatti in essa contenuti, ma soprattutto suscita stupore ove si pensi ad uno studioso alle soglie dei novant´anni, archeologo di fama internazionale e Maestro riconosciuto dell´archeologia sarda come Giovanni Lilliu, che affronta con grande umiltà ed impegno – vedi la schedatura dei materiali con relative tabelle irte di dati – la pubblicazione di un vecchio scavo, vissuta come dovere verso la comunità scientifica e verso la stessa comunità di Fonni. E se la tomba di Bidistili non ha restituito materiali eclatanti o elementi architettonici particolarmente significativi, tuttavia, proprio per questo, il lavoro del Professore costituisce un esempio ed un richiamo a quanti invece lasciano ancora inediti scavi del più alto interesse, talora fondamentali per la crescita dei nostri studi.
Giovanni Lilliu
Giovanni Lilliu, nato a Barumini nel 1914, pubblicista e uomo politico, è considerato il maggiore archeologo sardo. Allievo di U. Rellini alla Scuola Archeologica di Roma, dal 1943 al 1955 ha operato nella Soprintendenza alle Antichità della Sardegna. Professore Ordinario di Antichità Sarde dal 1955, è stato per vent’anni Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari, Direttore dell’Istituto di Antichità, Archeologia e Arte e della Scuola di Specializzazione in Studi Sardi dello stesso Ateneo. È Professore Emerito, Accademico dei Lincei e Membro di numerosi Istituti scientifici, sia italiani che stranieri. Con numerose e lunghe ricerche, scavi e studi ha rivolto particolare attenzione scientifica e divulgativa ad aspetti e vicende della più remota civiltà mediterranea: a Malta, in Corsica, nelle Baleari e soprattutto in Sardegna.